Raimondo Berengario d'Aragona

Raimondo Berengario d'Aragona-Angiò
Conte di Prades
Stemma
Stemma
In carica1324-1341
Investitura6 maggio 1324
SuccessorePietro d'Aragona e Angiò
Conte di Empúries
In carica1341-1364
PredecessorePietro d'Aragona e Angiò
SuccessoreGiovanni I di Empúries
Altri titoliSignore di Elche
Nascita1308
Morte1366
DinastiaCasa d'Aragona
PadreGiacomo II d'Aragona
MadreBianca di Napoli
ConiugiBianca di Taranto
Maria d'Aragona-Xerica
Figli
ReligioneCattolicesimo
Corona d'Aragona
Casa d'Aragona (Barcellona)

Alfonso II (1164 - 1196)
Figli
Pietro II (1196 - 1213)
Figli
Giacomo I (1213 - 1276)
Figli
Pietro III (I di Valencia) (1276 - 1285)
Alfonso III (I di Valencia)
Giacomo II (I di Sicilia)
Figli
  • Giacomo
  • Alfonso
  • Maria
  • Costanza
  • Isabella
  • Giovanni
  • Pietro
  • Bianca
  • Raimondo Berengario
  • Violante
Alfonso IV (II di Valencia)
Figli
Pietro IV (II di Valencia)
Figli
Giovanni I
Figli
Martino I (II di Sicilia)
Figli
V · D · M

Ramòn Berenguer, in italiano Raimondo Berengario d'Aragona (13081366) fu un principe aragonese, primo Conte di Prades, dal 1324 al 1341 e conte di Empúries, dal 1341 al 1364.

Biografia

Nono figlio del re d'Aragona e di Valencia, Conte di Barcellona e delle altre contee catalane Giacomo II il Giusto[1] e della terza consorte, Bianca di Napoli[2], figlia del re di Napoli, Carlo lo Zoppo e di Maria D'Ungheria, figlia - forse primogenita - di Stefano V d'Ungheria e di sua moglie, la regina Elisabetta dei Cumani[3][4]. Giacomo II il Giusto era il figlio secondogenito del re d'Aragona, di Valencia e conte di Barcellona e altre contee catalane, Pietro III il Grande e di Costanza[5], figlia del re di Sicilia Manfredi (figlio legittimato dell'imperatore Federico II di Svevia) e di Beatrice di Savoia.[6][7]

Secondo la Cronaca piniatense[8] Raimondo Berengario era il quinto figlio maschio di Giacomo II il Giusto e Bianca di Napoli[9]. Trascorse un lungo periodo ad Alicante, terra conquistata dal padre per la Corona d'Aragona, dove fu educato[2]. Nel 1324, suo padre, re Giacomo II, gli creò la Contea di Prades e la baronia di Entenza[2]. Il 4 maggio 1334, presso la Cattedrale di Barcellona, il nuovo re d'Aragona, Alfonso IV donò a Raimondo, con clausola di reversione alla corona, la città di Elche con il suo porto di Cap l'Aljub (chiamato anche Aljuge), che poi prese il nome di Pueblo Nuevo, e, infine, Santa Pola. Il 18 febbraio 1337, Raimondo concesse al consiglio di Elche il permesso di costruire una "torre" sull'isola di Santa Pola per proteggere il suo porto e i marinai dagli attacchi dei saraceni. La signoria comprendeva le città di Elche, Santa Pola, Crevillent, Aspe e Monforte del Cid, una regione ora conosciuta come Vinalopó Mitjà.

Alla morte del fratello (1336), Alfonso IV, ebbe inizialmente qualche incomprensione col nuovo re di Aragona, suo nipote, Pietro IV il Cerimonioso, ma dopo che furono appianate dall'intervento del fratello, Pietro d'Aragona, Raimondo Berengario divenne uno stretto collaboratore del re Pietro IV[2]. Nel 1341, Raimondo Berengario cambiò la contea di Empúries con quella di Prades, col fratello Pietro d'Aragona e Angiò, come ci viene confermato dalla Crónica de San Juan de la Peña[10]. In seguito fu di grande aiuto a suo nipote, il re Pietro IV di Aragona impegnato a sedare le rivolte nel Regno di Valencia ( 1347 - 1348 )[2].

Nel 1349, prese parte all'invasione della contea di Rossiglione, nella guerra contro Giacomo III di Maiorca[2]. Nel 1356, fu inviato come ambasciatore presso papa Innocenzo VI[2]. Nel 1363, partecipò alla difesa dei territori di Valencia contro le truppe castigliane di Pietro il Crudele[2]. Nel 1364, secondo gli Anales de la Corona de Aragon (Zaragoza), Tome II, Raimondo Berengario, assieme al fratello, Pietro d'Aragona e ad altri nobili aragonesi rese omaggio al re di Navarra Carlo II, detto il Malvagio[11]. Nel 1364, dopo essere rimasto vedovo per la seconda volta, Raimondo Berengario rinunciò alla Contea di Empúries, in favore del figlio, Giovanni, che lo fece imprigionare nel castello di Monells, per obbligarlo a farsi monaco domenicano nel Convento di Santa Caterina di Barcellona, dove morì non molto tempo dopo[2].

Matrimoni e discendenza

Nel 1327 Raimondo Berengario aveva sposato la cugina prima, Bianca di Taranto, despota di Romania, figlia del fratello di sua madre, Bianca di Napoli, il principe di Taranto, despota dell'Epiro, principe d'Acaia ed imperatore titolare di Costantinopoli, Filippo di Taranto, e sorella del Filippo, Despota di Romania, come ci viene confermato dagli Anales de la Corona de Aragon (Zaragoza), Tome II[12].

Raimondo Berengario da Bianca di Taranto ebbe due figlie[13][14]:

Dopo la morte di Bianca, avvenuta nel 1337, Raimondo Berengario avrebbe desiderato sposare, Eleonora di Sicilia, anche lei sua parente, ma Papa Benedetto XII non concesse la necessaria dispensa[2].

Nel 1338, a Valencia, Raimondo Berengario si risposò con la cugina Maria Alvarez di Ejerica[2] (1310-prima del 1364), figlia di Giacomo di Aragona, barone di Jérica e di Beatrice di Lauria Signora di Cocentaina, vedova di Guglielmo d'Aragona[13], duca di Atene, Duca di Neopatria e principe di Taranto.
Raimondo Berengario da Maria Alvarez di Ejerica ebbe l'erede maschio[13][14]:

Ascendenza

Note

  1. ^ Giacomo II il Giusto era stato anche re di Sicilia e re di Maiorca e divenne poi conte di Urgell, conte di Empúries e Re di Sardegna
  2. ^ a b c d e f g h i j k (ES) #ES Real Academia de la Historia, Ramón Berenguer de Aragón
  3. ^ (EN) Cumani
  4. ^ Elisabetta era la figlia di un capotribù dei Cumani, di cui non si conosce il nome, successore di Kuthen
  5. ^ Costanza di Hohenstaufen anche detta di Sicilia, non deve essere confusa con Costanza d'Altavilla, anch'essa detta di Sicilia, bisnonna di Costanza di Hohenstaufen.
  6. ^ (EN) Dinastie reali d'Aragona
  7. ^ (EN) Barcellona - Genealogy
  8. ^ La Cronaca piniatense è una cronaca storiografica, voluta dal re d'Aragona, Pietro IV, del regno di Aragona, dalle sue origini comitali sino alla Corona d'Aragona (1336, morte di Alfonso IV di Aragona)
  9. ^ (LA) Crónica de San Juan de la Peña, caput XXXVIII, pag. 230
  10. ^ (LA) Crónica de San Juan de la Peña, caput XXXVIII, pag. 231
  11. ^ a b (ES) #ES Anales de la Corona de Aragon (Zaragoza), Tome II, Libro IX, cap. LII, pag. 327
  12. ^ (ES) #ES Anales de la Corona de Aragon (Zaragoza), Tome II, Libro VIII, cap. I, pag. 386
  13. ^ a b c (EN) Foundation for Medieval Genealogy : COMTES de EMPÚRIES (ARAGON) 1341-1401- Infante don RAMON BERENGUER de Aragón
  14. ^ a b (EN) #ES Genealogy : Barcelona 2- Ramon Berenguer
  15. ^ (ES) #ES Crónicas de los reyes de Castilla (Madrid), Tome I, Crónica del rey don Pedro, Año Primo, Cap. XIV, pagg. 29 e 30

Bibliografia

Fonti primarie

  • (ES) #ES Anales de la Corona de Aragon (Zaragoza), Tome II.
  • (ES) #ES Crónicas de los reyes de Castilla (Madrid), Tome I.
  • (LA) Crónica de San Juan de la Peña.

Letteratura storiografica

  • (ES) Real Academia de la Historia, Pedro de Aragón.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (EN) Foundation for Medieval Genealogy : KINGS of ARAGON 1137-1410- Infante don RAMON BERENGUER de Aragón, su fmg.ac.
  • (EN) Foundation for Medieval Genealogy : COMTES de EMPÚRIES (ARAGON) 1341-1401- Infante don RAMON BERENGUER de Aragón, su fmg.ac.
  • (EN) Genealogy : Barcelona 2- Ramon Berenguer, su genealogy.euweb.cz.
Predecessore Conte di Prades Successore
fu il primo 1324 - 1341 Pietro I
Predecessore Conte di Empúries, Successore
Pietro I 1341-1364 Giovanni I
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