Principio di sovrapposizione

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo postulato della meccanica quantistica, vedi Principio di sovrapposizione (meccanica quantistica).

In matematica e in fisica, il principio di sovrapposizione stabilisce che per un sistema dinamico lineare l'effetto di una somma di perturbazioni in ingresso è uguale alla somma degli effetti prodotti da ogni singola perturbazione.

In altri termini, la risposta del sistema lineare H {\displaystyle H} ad una combinazione lineare α 1 x 1 + α 2 x 2 + + α n x n {\displaystyle \alpha _{1}\mathbf {x_{1}} +\alpha _{2}\mathbf {x_{2}} +\dots +\alpha _{n}\mathbf {x_{n}} } di un certo numero di sollecitazioni linearmente indipendenti x i {\displaystyle \mathbf {x_{i}} } , con α i R {\displaystyle \alpha _{i}\in \mathbb {R} } , può ottenersi sommando le singole risposte H ( x i ) {\displaystyle H(\mathbf {x_{i}} )} che ciascuna di esse produrrebbe se agisse da sola (quando cioè le altre sono nulle):

H ( α 1 x 1 + α 2 x 2 + + α n x n ) = α 1 H ( x 1 ) + α 2 H ( x 2 ) + + α n H ( x n ) {\displaystyle H(\alpha _{1}\mathbf {x_{1}} +\alpha _{2}\mathbf {x_{2}} +\dots +\alpha _{n}\mathbf {x_{n}} )=\alpha _{1}H(\mathbf {x_{1}} )+\alpha _{2}H(\mathbf {x_{2}} )+\dots +\alpha _{n}H(\mathbf {x_{n}} )}

Il principio di sovrapposizione esprime la possibilità di scomporre un problema lineare. Se si è in grado di scrivere i dati di ingresso in più componenti linearmente indipendenti (ad esempio, in un moto a due dimensioni si possono considerare la componente verticale e la componente orizzontale) allora è possibile risolvere il problema analizzando separatamente ciascuna delle componenti: si calcola ogni singola risposta e poi si sommano le singole risposte secondo la stessa proporzione (ovvero con gli stessi coefficienti α i {\displaystyle \alpha _{i}} ) in cui erano sommati i dati in ingresso.

Sistemi stazionari (LTI)

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema dinamico lineare stazionario.

Dato un sistema lineare stazionario:

x ˙ ( t ) = A x ( t ) + B u ( t ) {\displaystyle {\dot {x}}(t)=Ax(t)+Bu(t)}
y ( t ) = C x ( t ) + D u ( t ) {\displaystyle y(t)=Cx(t)+Du(t)}

con A {\displaystyle A} , B {\displaystyle B} , C {\displaystyle C} e D {\displaystyle D} matrici non dipendenti dal tempo, sia y i ( t ) {\displaystyle y_{i}(t)} la risposta del sistema all'ingresso u i ( t ) {\displaystyle u_{i}(t)} quando il sistema è nello stato iniziale x i ( t = 0 ) {\displaystyle x_{i}(t=0)} .

Dato lo stato iniziale x ( 0 ) = α 1 x 1 ( 0 ) + α 2 x 2 ( 0 ) {\displaystyle x(0)=\alpha _{1}x_{1}(0)+\alpha _{2}x_{2}(0)} , con α i R {\displaystyle \alpha _{i}\in \mathbb {R} } , il principio di sovrapposizione implica che ad un ingresso u = α 1 u 1 ( t ) + α 2 u 2 ( t ) {\displaystyle u=\alpha _{1}u_{1}(t)+\alpha _{2}u_{2}(t)} corrisponde l'uscita:

y ( t ) = α 1 y 1 ( t ) + α 2 y 2 ( t ) {\displaystyle y(t)=\alpha _{1}y_{1}(t)+\alpha _{2}y_{2}(t)}

Grazie a questo fatto l'uscita può essere espressa come la somma:

y ( t ) = y L ( t ) + y F ( t ) {\displaystyle y(t)=y_{L}(t)+y_{F}(t)}

della risposta libera y L {\displaystyle y_{L}} e della risposta forzata y F {\displaystyle y_{F}} . Utilizzando la trasformata di Laplace L ( s ) {\displaystyle L(s)} si può anche scrivere, nello specifico:

L [ y ( t ) ] ( s ) = Y ( s ) = Y L ( s ) + Y F ( s ) = F ( s ) x ( 0 ) + G ( s ) U ( s ) {\displaystyle L[y(t)](s)=Y(s)=Y_{L}(s)+Y_{F}(s)=F(s)x(0)+G(s)U(s)}

dove U {\displaystyle U} è la trasformata di u {\displaystyle u} e le matrici F {\displaystyle F} e G {\displaystyle G} sono date da:

F ( s ) = C ( s I A ) 1 G ( s ) = C ( s I A ) 1 B + D {\displaystyle F(s)=C(sI-A)^{-1}\qquad G(s)=C(sI-A)^{-1}B+D}

Il termine Y L {\displaystyle Y_{L}} è lineare rispetto a x ( 0 ) {\displaystyle x(0)} e rappresenta la risposta del sistema quando l'ingresso è nullo: lo stato del sistema dipende quindi linearmente dallo stato iniziale x ( 0 ) {\displaystyle x(0)} . Il termine Y F {\displaystyle Y_{F}} è la risposta del sistema quando lo stato iniziale è nullo, ed è pertanto una funzione lineare solo dell'ingresso u {\displaystyle u} .

Si ha infatti:

Y ( s ) = G ( s ) U ( s ) + F ( s ) x ( 0 ) = G ( s ) [ α 1 U 1 ( s ) + α 2 U 2 ( s ) ] + F ( s ) [ α 1 x 1 ( 0 ) + α 2 x 2 ( 0 ) ] = {\displaystyle Y(s)=G(s)U(s)+F(s)x(0)=G(s)[\alpha _{1}U_{1}(s)+\alpha _{2}U_{2}(s)]+F(s)[\alpha _{1}x_{1}(0)+\alpha _{2}x_{2}(0)]=}
= α 1 [ G ( s ) U 1 ( s ) + F ( s ) x 1 ( 0 ) ] + α 2 [ G ( s ) U 2 ( s ) + F ( s ) x 2 ( 0 ) ] = α 1 Y 1 ( t ) + α 2 Y 2 ( t ) {\displaystyle =\alpha _{1}[G(s)U_{1}(s)+F(s)x_{1}(0)]+\alpha _{2}[G(s)U_{2}(s)+F(s)x_{2}(0)]=\alpha _{1}Y_{1}(t)+\alpha _{2}Y_{2}(t)}

Applicazioni

Il principio si applica ogni qualvolta sia coinvolta una trasformazione lineare, come possono essere i sistemi di equazioni lineari e le equazioni differenziali lineari, sia ordinarie che alle derivate parziali. In presenza di un sistema:

A x = b {\displaystyle Ax=b}

dove A {\displaystyle A} è una matrice e b {\displaystyle b} un vettore, il principio afferma che se y {\displaystyle y} e y 0 {\displaystyle y_{0}} sono soluzioni dei sistemi con termini noti b {\displaystyle b} e b 0 {\displaystyle b_{0}} , allora y + y 0 {\displaystyle y+y_{0}} risolve il sistema:

A x = b + b 0 {\displaystyle Ax=b+b_{0}}

Fisica

Le scie che le anatre producono sulla superficie dello stagno si compongono secondo il principio di sovrapposizione

I fenomeni naturali che rispettano il principio di sovrapposizione sono diversi; ad esempio le equazioni di Maxwell stabiliscono un legame lineare tra carica e campi magnetici, e quindi si può applicare il principio quando si deve descrivere l'interazione di più cariche.

Ingegneria

In teoria dei segnali, la sovrapposizione lineare è alla base dell'analisi di Fourier per la scomposizione e lo studio dei segnali elettrici.

Nell'ingegneria meccanica e ingegneria civile, l'uso della sovrapposizione degli effetti è utile nell'identificare la distribuzione dei carichi lungo una struttura, per evitare cedimenti.

Esempio

Nella risoluzione dell'equazione del calore u t t Δ u = 0 {\displaystyle u_{tt}-\Delta u=0} il metodo di separazione delle variabili fa uso del concetto di autovalore e autofunzione di un operatore differenziale ellittico e della sua decomposizione spettrale. Imponendo che la soluzione sia della forma u ( t , x ) = f ( t ) g ( x ) {\displaystyle u(t,x)=f(t)g(x)} (con f ( t ) {\displaystyle f(t)} e g ( x ) {\displaystyle g(x)} tra loro indipendenti) si giunge alla risoluzione del sistema:

{ Δ g = λ k g f = λ k f {\displaystyle \left\{{\begin{matrix}\Delta g=-\lambda _{k}g\\f'=\lambda _{k}f\end{matrix}}\right.}

che ha come soluzioni g k ( x ) {\displaystyle g_{k}(x)} e f k ( t ) = f k ( 0 ) e λ k t {\displaystyle f_{k}(t)=f_{k}(0)e^{-\lambda _{k}t}} , dove g k {\displaystyle g_{k}} è un'autofunzione del laplaciano. Siccome è noto che, sotto certe ipotesi sui dati, l'insieme delle autofunzioni costituisce una base dello spazio funzionale ambiente, si ricostruisce infine la soluzione dell'equazione di partenza come:

u ( t , x ) = k = 1 u k ( t , x ) = k = 1 g k ( x ) f k ( t ) {\displaystyle u(t,x)=\sum _{k=1}^{\infty }u_{k}(t,x)=\sum _{k=1}^{\infty }g_{k}(x)f_{k}(t)}

Bibliografia

  • (EN) N. K. Verma, Physics for Engineers, PHI Learning Pvt. Ltd., Oct 18, 2013, 592 pp. [1]
  • (EN) Tim Freegard, Introduction to the Physics of Waves, Cambridge University Press, Nov 8, 2012. [2]
  • (EN) Joseph Edward Shigley, Charles R. Mischke, Richard Gordon Budynas, Mechanical Engineering Design (2004) McGraw-Hill Professional, p. 192 ISBN 0-07-252036-1
  • (EN) Bathe, K. J., Finite Element Procedures , Prentice-Hall, Englewood Cliffs, 1996, p. 785 ISBN 0-13-301458-4

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (EN) principle of superposition, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • Michele Basso, Luigi Chisci e Paola Falugi - Fondamenti di Automatica (PDF), su dsi.unifi.it. URL consultato il 30 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
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